Acque meteoriche: cosa sono e come trattarle

Accade spesso che il problema del trattamento delle acque meteoriche venga considerato solo dal punto di vista “idraulico”, senza tenerne in considerazione uno più importante: la depurazione.

La decantazione delle acque meteoriche avviene perché, le stesse, accumulano, come deflusso superficiale, una quantità di materiali organici e solidi. Questi, infatti, se non trattati, sono la causa di un considerevole raggruppamento di sostanze inquinanti che, in alcuni casi, superano la soglia di drenaggio prevista dalla normativa corrente per le acque reflue.

Inoltre, è fondamentale ricordare come il trattamento delle acque di prima pioggia, a parte tutelare l’ambiente da un consistente inquinamento diffuso, sia portatore di numerosi vantaggi.

Nello specifico, parliamo controllo sostenibile poiché l’acqua che fuoriesce dal trattamento può essere impiegata per vari usi: irrigazione, antincendio, raffreddamento ecc.

Le cose da conoscere sulle acque meteoriche sono ancora tante. Per cui, non ci resta che iniziare e scoprirle insieme. 

Cosa sono le acque meteoriche?

Quando parliamo di acque meteoriche o acque vadose ci riferiamo a quelle derivanti dalle precipitazioni atmosferiche – acqua, grandine, rugiada, neve – che, per loro peculiarità, non evaporano. Per farla semplice, rimangono in sospensione nell’atmosfera

Nello specifico, come si forma l’acqua meteorica? Per dare una risposta esaustiva al quesito possiamo dire che l’acqua vadosa si forma attraverso la condensazione del vapore acqueo. Questo, una volta raffreddato, forma piccolissime goccioline d’acqua. Le stesse, poi, si attaccano alle particelle in sospensione nell’aria producendo dei nuclei di condensazione.

Questi ultimi, subito dopo aver raggiunto una determinata dimensione, vengono attirati sulla superficie per via della forza di gravità. In questo modo, le acque meteoriche precipitano sul globo terreste sotto forma di gocce di pioggia.

Dal momento in cui si verificano le precipitazioni, l’acqua meteorica filtra in profondità nei suoli permeabili, incanalandosi nelle depressioni del terreno o depositandosi sotto forma di ghiaccio o neve. In un secondo momento, l’acqua piovana attraversa i canali che la riconducono al mare in cui, per opera dei raggi solari, evapora ancora una volta nell’atmosfera.

Precipitazione atmosferica: acqua piovana

Acque meteoriche: come possono essere trattate

Purtroppo, le acque meteoriche non vengono sfruttate appieno. In realtà, non tutti sanno che possono essere raccolte e smaltite in una vasca cielo aperto o in un apposito sistema di drenaggio.

A sfavore di ciò entrano in gioco diversi fattori. Negli ultimi tempi, a causa di una continua urbanizzazione e costruzione di case, strade, città, ha fatto sì che il suolo diventasse sempre più impermeabilizzato impattando in maniera decisiva sul classico andamento del ciclo dell’acqua.

Bisognerebbe ricordare più spesso che gli ecosistemi, le precipitazioni, l’evaporazione, il deflusso del suolo e l’alimentazione delle falde acquifere sono regolati e mantenuti da un equilibrio preciso senza il quale si avrebbero gravissime ripercussioni sul terreno. 

Quello che si può fare, per migliorare la situazione, è superare la canalizzazione in flussi e, al contempo, far sì che il terreno riacquisti la sua impermeabilità.

Tubo di scarico per acque meteoriche

Acque meteoriche: l’importanza di un approccio sostenibile

Abbiamo accennato, all’inizio del nostro articolo, il lato sostenibile che si cela dietro il trattamento delle acque meteoriche. Ma approfondiamo meglio la questione.

Innanzitutto, un primo passo verso la sostenibilità può essere compiuto attraverso il contenimento della acqueIn che modo? Installando rivestimenti permeabili nelle strade, nei cortili, nelle piazzette, ma anche sulle piste ciclabili e pedonali.

Un altro intervento utile per il recupero delle acque meteoriche è il loro relativo riciclaggio. Chiaramente, questa tipologia di acqua non è potabile, ma può essere impiegata in maniera redditizia per inaffiare il giardino di casa nostra o le piante del terrazzo.

Ma non è finita qui. Le acque meteoriche possono essere usate anche come sciacquone per i servizi igienici, per lavare la roba in lavatrice o per l’ordinaria pulizia della casa. Per averla sempre a disposizione basta raccoglierla in un serbatoio.

Se poi vogliamo concentrarci su un aspetto più tecnico, allora c’è da dire che ci sono anche dei sistemi modulari attrezzati di filtro, serbatoio, pompa, integrazione con acqua potabile e seconda rete di condotte, e scarico di troppo pieno. 

Tutti questi sono impianti, senza ombra di dubbio, utili nelle mura domestiche, ma resta comunque necessario garantire l’infiltrazione delle acque meteoriche utilizzando sistemi appositi, come quelli superficiali o sotterranei. 

Vasca per riciclaggio di acque meteoriche

Il problema dell’inquinamento

Capita spesso che sentiamo parlare di piogge sporche o acide, e la prima cosa che ci chiediamo è: “queste acque, quanto impatto hanno sull’inquinamento?”

Una cosa è assodata. Non consistono in acque pure e bevibili.

Le acque meteoriche iniziano ad inquinarsi nell’aria e continuanoa farlo quando l’acqua erode sulla superficie. Per questo motivo è di vitale importanza la fase di monitoraggio durante l’immissione delle acque meteoriche nelle acque superficiali o prima dell’infiltrazione.

Per prima cosa, in base al grado di inquinamento, dovrebbero essere sottoposte a un potenziale pretrattamento. Questa fase prevede una serie di passaggi, quali:

  • Pretrattamenti fisici;
  • Elaborazioni biologiche;
  • La combinazione di entrambi.

Possiamo concludere dicendo che non è per niente scontato il trattamento delle acque meteoriche, ma possiamo affermare con certezza che è necessario farlo nella maniera più etica possibile. Bastano una semplice organizzazione e una sufficiente preparazione in materia. 

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